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martedì 22 ottobre 2024, 04:45
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L’inaugurazione venerdì 25 “Alle Clarisse”; ritratti in esposizione sino al primo dicembre. Organizza l’associazione Premio Ozieri Aps in vista della 65ma edizione del celebre concorso letterario
Ozieri: Poesia e fotografia di Salvatore Ligios
OZIERI - «Il poeta non vede profondamente ma ampiamente», diceva Matthew Arnold, poeta anch’esso, nato due secoli fa in Inghilterra. Ma il fotografo come vede? E, per quanto ci riguarda, come li vede i volti e i corpi dei poeti? In profondità o in ampiezza? La fotografia di un poeta ci restituisce un mero ritratto oppure quell’immagine aggiunge potenza ai suoi versi? Una risposta a queste domande possiamo averla da venerdì 25 ottobre, giorno di apertura al pubblico della mostra di Salvatore Ligios “Sogni meridiani – Viaggio nella poesia contemporanea della Sardegna”. L’appuntamento inaugurale è alle 18 con l’esposizione all’interno del Civico museo archeologico “Alle Clarisse” in piazza Baden Powell.

La mostra, organizzata dall’associazione Premio Ozieri Aps con il patrocinio del Comune e la preziosa collaborazione dell’Istituzione San Michele, durerà sino al primo dicembre e rappresenta un nuovo appuntamento collaterale alla sessantacinquesima edizione del celebre premio di letteratura sarda (la cui cerimonia finale di premiazione è in programma nella città di Antoni Cubeddu e di Tonino Ledda per il 23 novembre). Per l’inaugurazione è previsto un dialogo tra Marco Fenudi, direttore artistico del Premio Ozieri e segretario dell’Aps, e il protagonista della mostra Salvatore Ligios. In programma anche alcune letture dei poeti ritratti e gli interventi del sindaco di Ozieri Marco Peralta e del presidente dell’Aps Premio Ozieri Vittorio Ledda.

«Il fotografo Salvatore Ligios – come si legge nella sinossi del volume “Sogni meridiani” pubblicato da Soter - ha puntato l’obiettivo sul mondo della poesia isolana, in tutte le sue varianti: lingua sarda, lingua italiana, scritta, orale, improvvisata, recitata o cantata, versioni locali e municipalistiche, superando ostacoli e diffidenze. Un percorso lungo e intrigante alla fonte del mistero che alimenta una pratica la cui origine si perde nella notte dei tempi e ancora oggi nutre la fantasia e l’immaginazione dell’uomo contemporaneo».

La mostra di Ozieri si compone di 60 ritratti di grande formato. L’autore ha utilizzato la pellicola in bianco e nero che sviluppa personalmente in camera oscura. Le grandi stampe per l’esposizione sono state realizzate nel laboratorio GreatPrint di Giorgio Pisu. Questi gli orari per poterle ammirare: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; lunedì chiuso. Salvatore Ligios è nato a Villanova Monteleone, dove risiede, nel 1949. Dal 2000 al 2008 ha diretto il museo Su Palatu, centro espositivo specializzato nella fotografia e, negli anni, ha esposto i suoi lavori in Sardegna, Italia ed Europa. Docente di fotografia dal 2008 al 2015 all'Accademia di Belle Arti di Sassari, ha pubblicato diversi libri, l’ultimo dei quali nel 2024, “Conversazioni II. Incisioni e fotografie”, in dialogo con l’artista Gabriella Locci.
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