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domenica 8 settembre 2024, 04:24
24 luglio 2024 S.A.
E´ il gruppo consiliare del Pd a rispondere alle accuse dell´ex assessore Alessandro Cocco nei confronti del neo assessore e segretario democratico Enrico Daga in merito all´annuncio del ritorno dei Fuochi a Ferragosto
Pd attacca Cocco: «si goda la pensione»
ALGHERO - «Nel 2023 i fuochi mancarono per un grossolano errore di programmazione”, bastano queste poche parole per qualificare l'azione governativa e politica della precedente amministrazione di destra nettamente bocciata dagli algheresi. Il Consigliere Cocco è pateticamente nostalgico del passato, cerca di scorgerlo anche con la fantasia, alla ricerca di medagliette postume e immeritate. Invoca i sogni, le intenzioni, le aspirazioni, purtroppo non diventate realtà, per provare ad estraniarsi da una sonora bocciatura subita alle ultime amministrative. Interviene per rivendicare fuochi e fiamme e anche in questa occasione riemerge la faida fino alle “carte bollate”, che ha visto protagonisti Fratelli d'Italia contro Forza Italia e in particolare contro il suo coordinatore cittadino e presidente della Fondazione Alghero che ha comportato anche importanti ripercussioni negative nella gestione del settore e che, viste le parole di Cocco, perdura fino ad oggi. Un grossolano errore di programmazione ammette, a cui non hanno potuto porre rimedio, come fossero dei passanti, non gli amministratori della città».

E' il gruppo consiliare del Pd a rispondere alle accuse dell'ex assessore Alessandro Cocco nei confronti del neo assessore e segretario democratico Enrico Daga: «All'ex assessore, per la giovane età, si può perdonare l'inesperienza, ma consigliamo di evitare di infilarsi nei rapporti all'interno della maggioranza, per sognare conflitti inesistenti, perché non ripeteremo i loro errori, le loro divisioni, le loro ripicche, le loro carte bollate, con le quali hanno parlato, tra loro, negli ultimi anni». Di più: «Ricordiamo che la differenza tra noi e loro e che noi siamo passati dalle parole ai fatti e, in neanche una settimana di amministrazione, abbiamo deliberato una decisione attesa dagli algheresi col ripristino non solo dello spettacolo pirotecnico ma di una giornata di festa che possa riportare al centro Alghero e la sua tradizione in connubio sempre con la contemporaneità e l'offerta moderna di arte e spettacoli. Non se l'abbia a male il meloniano bocciato dall'elettorato ma, forse, colui che lo mal consiglia, vista la sua maggiore esperienza, almeno come ghost-writer, dovrebbe dirgli che una decisione è tale solo quando sussiste una delibera di giunta e non bastano le intenzioni o le chiacchiere da bar su quello che si vorrebbe più o meno fare. E, visto che ci siamo, lo rassicuriamo anche sul tema degli eventi: non sarà certo lui a decidere se e come li dobbiamo fare».

«Il “modello Alghero” in tale ambito risale a diversi anni fa e a importanti personalità politiche come Franco Serio e Antonio Costantino e non è certo merito di chi ha ripristinato gli eventi e concerti solo dopo diverse sollecitazioni. Sul tema eventi, spettacoli e concerti, come detto, faremo dei ragionamenti con le realtà locali e non, per rilanciare tale offerta anche nell'ottica di aumentare la possibilità di accesso del pubblico e dunque di richiamo turistico senza, ribadiamo, esagerate concentrazioni di spendita di energie e denari» si legge nella nota del Pd. E concludono: «Infine il segretario cittadino del Partito Democratico, Enrico Daga, esprime a pieno titolo il suo pensiero, un pensiero collegiale, e si interfaccia con i le colleghe e i colleghi di Giunta, salvaguardando innanzitutto l'unità della coalizione. Quella che ha vinto le elezioni. E che porta avanti il programma politico-amministrativo, colmando anche le lacune dei 5 anni precedenti in cui, per esempio, il Forte della Maddalena giaceva nell'abbandono, trasformato in discarica, e il fuoco amico, anche nei rapporti tra chi doveva condividere le politiche turistiche, era l'unico conosciuto in città. Per chiudere, ci permettiamo di dire al consigliere Cocco di stare sereno perchè la consigliatura è appena iniziata, durerà cinque anni e dunque ha tutto il tempo per firmare note più sensate e non elucubrazioni stimolate da vecchi rancori, da chi vede oramai impossibile il raggiungimento di “posti al sole” tranne che nel nostro splendido litorale o nella bellissima baia, magari in barca. A trascorrere in pace, per il bene di tutti, la sua pensione».
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