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sabato 27 luglio 2024, 09:40
25 maggio 2024 Cor
Forti pressioni sul sindaco di Alghero affinché revochi le deleghe agli assessori candidati col campo largo. Ma Conoci risponde a Fratelli d´Italia e indirettamente al candidato sindaco Marco Tedde: le sue parole
Conoci tranchant con FdI
«Richiesta revoche inopportuna»
ALGHERO - In risposta al comunicato di Fratelli d'Italia che criticava la sua mancata adesione al partito e di chiarezza elettorale, unita alla decisione di non rimettere le deleghe agli assessori, ora candidati con il centrosinistra, il sindaco di Alghero, Mario Conoci, ha rilasciato una dichiarazione chiara e determinata: «In primo luogo, non comprendo perché Fratelli d'Italia si sia assunta il compito di rappresentarmi all'interno della coalizione, dato che non sono iscritto al loro partito. Lo dichiarano anche loro stessi. Ero un candidato indipendente nelle loro liste, su richiesta del circolo di Alghero alla quale ho acconsentito. Pertanto, non rappresentano me all'interno della coalizione», ha affermato Conoci.

«Dal punto di vista pratico e politico, un'azione del genere avrebbe senso se mancassero sei mesi o un anno alle elezioni, ma a dieci giorni o anche a un mese dalle elezioni, revocare assessori e rendere inoperativa una giunta che sta gestendo, con azioni ordinarie e non politiche, una città e una comunità in un momento delicato come questo è assolutamente inappropriato. Siamo all'avvio della stagione estiva, con grandi eventi come il Rally in fase di realizzazione, che necessitano dell'attenzione degli assessori competenti, oltre che del sindaco e della struttura», continua il sindaco. «Una richiesta di questo tipo è preoccupante perché antepone gli interessi elettorali di parte agli interessi generali della comunità. Ho sempre anteposto gli interessi della città a quelli della coalizione e dei partiti, e questa richiesta non è sicuramente un buon viatico per chi si propone di governare Alghero» ha proseguito Conoci.

«Evidentemente, la richiesta è stata caricata sulle spalle di Fratelli d'Italia, forse su pressione del candidato sindaco Marco Tedde. Sinceramente, mi lascia indifferente. Continuerò a lavorare come ho sempre fatto in questi cinque anni, senza farmi distrarre dall'attività amministrativa fino all'ultimo giorno del mio mandato. Non ho mai consentito ad altri di fare il sindaco al posto mio, e non lo farò adesso, indipendentemente da chi si chiami, Barbara Polo, Marco Tedde o chiunque altro. Sarò io il sindaco fino all'ultimo giorno e non revocherò nessuno. La città ha bisogno degli assessori, che non sono lì per fare le belle statuine ma svolgono funzioni essenziali» ha ribadito Conoci.

«Se fosse stata una questione politica un anno prima delle elezioni, sarebbe stato ben diverso. Non penso che ciò crei alcuna confusione alle forze in campo, come sostiene Fratelli d'Italia. La chiarezza è evidente: c'è una coalizione di centrodestra e una di centrosinistra che si contrappongono. Nel frattempo, più si lascia in pace l'amministrazione, meglio è, perché sta gestendo una fase delicata», ha spiegato il sindaco. «Sarei stato molto più attento, invece, se fossi stato nei panni dei dirigenti di Fratelli d'Italia, a correggere qualche comunicato inappropriato dove definiscono il campo avversario come un 'campo profughi'. È assolutamente inopportuno fare tali affermazioni. La mia amministrazione, in accordo con tutto il consiglio comunale, ha voluto dare la cittadinanza onoraria a Egea Haffner, che rappresenta i profughi giuliano-dalmati. Bisogna essere attenti ai termini usati anche in campagna elettorale, rispettando gli avversari e l'ambiente in cui ci si muove. Sarei stato più attento a questo piuttosto che sollevare polemiche a dieci giorni dalle elezioni su una questione inappropriata e dannosa per la città», ha concluso Conoci.
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