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martedì 23 aprile 2024, 10:19
26 novembre 2022 S.A.
L’international Krav Maga (I.K.M.) riconferma Alghero come sede nazionale e Tiziano Francesconi Direttore I.K.M. Italia. L´algherese non risparmia critiche agli enti locali per la gestione dei finanziamenti nazionali nel suo settore
L’Algherese Francesconi resta direttore Nazionale
ALGHERO - L’international Krav Maga (I.K.M.), organizzazione Israeliana che opera in tutto il mondo in tema di sicurezza, riconferma Alghero come sede nazionale e l’algherese Tiziano Francesconi Direttore I.K.M. Italia. Francesconi, Expert in Krav Maga e membro Top Team, si è distinto all’interno della federazione per il suo intenso dinamismo e impegno. Svolgendo il corso militare in Israele ha attirato l’attenzione della direzione internazionale, venendo interpellato per la formazione degli istruttori. «Fare formazione ai professionisti - ci racconta Francesconi - è sempre fonte di motivazione e divertimento, tutto sommato il mio obiettivo è formare i civili e fare chiarezza tra difesa personale e difesa personale professionale. Il mio impegno avrà sempre il principale obiettivo di educare quante più persone possibili ad una vita sociale pacifica. Una persona consapevole delle sue abilità e dei rischi diventa una persona conscia su come evitare elegantemente un problema».

«Ho sempre avuto un occhio di riguardo a tematiche sensibili quali bullismo e violenza sulle donne, coinvolgendo tutte le categorie possibili, allenando con successo anche persone affette da spasticismo, da stress post-traumatico e non vedenti». Francesconi non risparmia una critica alla risposta della politica sulla gestione dei finanziamenti: «Mi rammarico - ha aggiunto Tiziano - di non aver avuto nessun tipo di risposta dagli enti locali che si adoperano per sostenere le vittime di violenza, costringendomi a destinare dei fondi nazionali per la formazione gratuita alle vittime, in regioni con enti più risolute».

«Con il nostro sistema possiamo essere di grande supporto alle persone che hanno subito una violenza, non solo insegnandogli a difendersi ma sopratutto a prevenire e a rimodellare schemi comportamentali tipici di una vittima passiva, mettendoli alla prova in situazioni stressanti. Chiunque avesse necessità di un consulto o un consiglio troverà sempre una porta aperta e qualcuno in grado di ascoltare le sue esigenze, una comunità unita e pronta a sostenersi diventa una comunità in cui tutti diventano uno e uno tutti» ha concluso.

Nella foto: Tiziano Francesconi e il suo staff
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